domenica 17 luglio 2011

(riflessioni elementari domenico-mattutine, in una stupenda mattinata temprana dal cielo azzurro mozzafiato in cui ci sarebbe solo da decidere se direzione mare o montagna. Posizione comoda: pc sul letto ed in ginocchio sul parquet senza ceci. Abbigliamento: pantaloncini da calcio e top monospalla nero con fragoline. Capelli arruffati ed acconciati come Yorkshire a pelo lungo dopo centrifuga e phon a testa in giù, cotonato. Paglie a volontà)

(uscendo dal bagno, dove ho terminato precocemente la sessione x riportare le seguenti riflessioni)
scrivere è come fare la cacca.
niente meno niente piu'.
(solo che il primo lo puoi fare ovunque, la seconda quasi).
Liberarsi quando ti senti pieno, e non ne puoi più.
Bisogno.
Spontaneao - Fisiologico.
Buttare fuori quello che hai dentro.
(Con o senza rumore, questo è indifferente.)
Non sai quello che uscirà, fino a quando non sarà sotto ai tuoi occhi.
E...inutile spingere quando non ti scappa!
Inutile sforzare.
Tempo perso ed inutile arrossimento.
Viene solo quando c'è.
Quindi a monte
vivere è come mangiare!
Di logica: Mangiare (e vivere) solo quello che ci piace.
Anche se...capita sempre di ingerire un boccone amaro!
O qualcosa che pensavamo ci piacesse, poi ci fa male.
E quello che non ci piace ma ci fa bene?
DOni delle esperienze dolorose.
(consolazione)
Mangi caghi.
Vivi scrivi.
:)
Bella la vita!
Mi scuoto da questo vortice di pensieri.
Time x breakfast.

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