martedì 26 giugno 2012

Voglio bruciare con tutto il mio fuoco. Voglio illuminare con tutta la mia luce. Voglio scaldare con tutto il mio calore.
Voglio ardere con tutta la mia energia.
Voglio accendermi con tutte le mie scintille.
Fino all'ultima luminosa brace che pare già spenta, ma mantiene il cuore limpido e caldo.

Proprio come te, nonno.
<3

mercoledì 16 maggio 2012

Welcome(back) hoome!

Un tris (ahimè non di primi), ma di graffi sanguinanti dal sopracciglio allo zigomo.
Incidenti di percorso involontari del mio gatto, che piove dal cielo come fosse un'inciccito cubetto di grandine affetto da irsutismo (nella lucente e soffice variante rosso-bianca).
A unghie sguainate. Per sicurezza. Sua. Paura di niente. Indole selvaggia e acrobatica intrecciata stretta a vena pigra letargica. Nessun sospetto di prevalenza. Entrambe manifeste ogni 10 minuti, attraverso salti da canguro/agguati studiati la notte- sbadigli tanto ampi da rimanerci secchi.

Abbigliamento da essere umano senza palesi riserve di grasso super-infreddolito, il cui corpo non reagisce nella regolazione delle temperatura corporea. Perché e' maggio.
Pelle misto-lana teporosa, tessuta qua e la con peli di gatto. Che mira ad un bel giro di giostra in lavatrice, ma che, senza attuali sostituti altrettanto prediletti, rimane qui ad abbracciarmi. (sconvenienza dell'essere i prediletti).
Sotto pelle dimenticato, dopo 12 ore che non lo si vede.
Jeans gris-fume'. Bellissimi. Dalla caviglia in su. Oltre quel limite, appartenenti di diritto alla categoria Giovani straccioni.
Tutta colpa di lunghezze improbabili, che mortificherebbero qualsiasi gamba, e di orli promessi ma mai realizzati. (ma senza dispendio di risorse pubbliche).
Calzettoni con qualcosa in comune fra loro. Non il tessuto, non il colore. Le righe! (Carta d'identità di tutti i miei calzetti) infilati con vano tentativo di aggrappo dentro solidi pezzi di legno di chissà che albero di chissà che specie cresciuto chissà dove (ma quanto vorrei saperlo!) magistralmente plasmati a zoccolo. Forma olandese. Fantasia orientale.
Mescolanze di continenti avvolgono i miei piedi, piccoli, paciocchi e grati, e li viziano.
Amore sfrenato per questi mezzi di trasporto.
Slancio che supera' la scomodità.
Palese tendenza all'alto, modello rampa di lancio. Ebbene si!
Consumo di tacchi in tempo record ( mi candido per un'eventuale competizione) e le mie punte sono diritte all'insù! (Se e' come nella scrittura, zoccoli ottimisti)!
L'ipotesi realistica e' la pigrizia. Come si possono alzare con costanza ad ogni passo questi due discendenti del piombo? C'est pas posible!

Cascata. Non quella che sogno. Di cd vuoti, in attesa di un nome.
Dal pouf di bamboo al suolo. Breve distanza, ma grande frastuono.
Spazio ai miei piedi bardati! Hanno zampettato all-day-long!
Calice di cristallo certificato da etichetta rossa con un dito di sangiovese ancora in-bevuto. 2 mozziconi ricurvi nel portacenere (ed un centinaio in arrivo).
Colonna sonora fissa. Lui! Il mio coinquilino di maggio. Mr. Phil Collins.
Ho fatto il nido sulla mia poltroncina anti-sonno. Ci sono appollaiata, mettendo a rischio l'approvvigionamento di sostanze nutritive ed alcool verso le mie gambine ed affini.
Le prime ad accusare saranno le unghie dei piedi, comunque già dipinte di blu.

Eccomi! Questa sono io. A.M. alle ore 21.19 di mercoledì sera, di ritorno dal lavoro.

Rifletto sul mondo e vi bacio tutti.
Bye bye My Sweet Babies!