giovedì 22 ottobre 2009

carta da parati



AMO far scorrere le mie dita su questa tastiera
componendo da inanimati tasti
parole.

Maneggiare una penna impazzita
che aggredisce un foglio
riciclando alfabeti.


Vestire di lettere un'immagine
che qualcuno spoglierà.

Rendere leggibile l'invisibile.
Tradurre linguaggio muto in parola.

Spettinarmi i capelli pettinando palpiti.

Donare scorci per tappezzare un attimo di vita.

Essere una piccola fabbrica di espressione
ogni tanto in attivo.

Incapace sarta
che si rifà su lettere disordinate
con aspirazioni armoniose.


Urlare, gioire, ridere a squarciagola
ed essere sentita solo con gli occhi.

Stringere eco di suoni nelle mie mani.
E liberarli.
Essere interprete di mondi
le cui forme non combaciano.
Matrigna di parole
abbandonate sul ciglio di una riga
In cerca di adozione.....
************
voglio stendermi a pancia in sù modello tartaruga capottata
e colmare la mia recente non corrispondenza
fra mio volere e mie risorse fisiche....


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