Orme passate,
Ma passi presenti.
Lontanissime se le guardi.
Alle calcagne quando cerchi di andare avanti.
Pesanti.
Scalpitio silente,
di quel silenzio che assorda.
Cammino
discusso
forzato
odiato
......
......
.......
.......
immodificabile.
Mi giro
lo osservo.
Ancora.
Sempre uguale.
Sguardo insistente che provoca estraneità.
Sì, sono i mie piedi,
ma davvero orme di me?
Cerco un perchè.
Di nuovo.
Lo trovo.
Lo conosco.
Ripasso le mie motivazioni.
Ne trovo una, ne trovo cento.
Tutti capiscono.
Tutti asseriscono.
'Senza dubbio valide'.
Accenno un lieve gradimento.
MA...
Solo io so.
Solo io so veramente.
Che sono il nulla,
davanti a te.
Nient'altro che foglie secche
accumulate con fatica
per salvarsi la pelle
ma che soffio via con un alito.
Io,
difensore e carnefice di me stessa.
Niente che attutisca l'impatto.
Nè corazza,
o protezione.
Solo la crudezza
di ciò che non si può cambiare.
Errori.
Nient'altro che natura umana.
Ma alcuni non sono ammessi.
Egoismo,
inconsapevolezza,
sogni spezzati,
immaturità.
Paura.
Dannata volontà di perfezione.
Quella che volevo per te...
forse per me.
Una fredda macchina schiacciasassi.
Che non si ferma.
Avanti, senza indugio.
Scusa.
Non capivo.
Non era facile dietro quelle vesti catastrofiche.
Impossibile per me, cieca,
vedere che dietro il più cupo buio ci fosse la luce più radiosa.
Perdonami.
Puoi volermi bene lo stesso?
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Braccia dolci e premurose.
Accoglienti.
Colme dell'amore più puro.
Mai usate.
Le hai sempre desiderate, lo sò.
Non vedevi l'ora di esserne avvolto.
Braccia che dovrebbero potreggerti,
invece ti annullano.
Lo so.
Però. Fidati.
Quelle braccia non ti possono evitare il dolore,
non possono tenere lontano da te la sofferenza.
Possono sbagliare.
Invece c'è un altro posto.
Un posto migliore.
Un posto dove puoi rimanere.
Dove devi rimanere.
E' per te.
Un posto caldo soffice profumato
protetto
inespugnabile.
Eterno.
Un posto dove il dolore non esiste.
Un posto che non sbaglia, mai.
Lì ci possiamo incontrare.
Lì puoi stare con me.
C'è una culla, in quel posto.
C'è il tuo nome sopra, la riconoscerai.
Quella è la tua casa.
Lì puoi dormire
sognare
ridere
sgambettare
fare le smorfie
vivere le emozioni più forti.
Le mie.
Lì puoi starmi vicino.
Essere con me.
Ecco...
quella culla è lì, ed è lì per te.
Te l'ho preparata.
Con cura,
con amore.
[ Quell'amore generato e amputato.
Muto, soffocato, autistico
sconfinato
che solo io & te conosciamo. ]
Fidati di me.
Questa volta non ti deluderò.
Questa volta non smetterà di cullarti.