leggo blog altrui,
con meraviglia e stupore.
Quante cose geniali possono uscire dalla mente umana?
Mi sento il cervello ingessato.
Di quei gessi che neanche le martellate riescono a rompere.
assoluta piattezza-
scrivo, cercando di evitare i tasti.
Impestati da impronte di dubbia origine del mio gatto
che oggi ha il vomito.
Fumo con schifo.
Fumo con disgusto.
E l'aria pulita e insultata
mi fa dispetto.
Anzichè portarlo fuori, me lo risputa in faccia.
Sono io che mi devo portar fuori.
Fa caldo,
ed alla tenera età di 33 anni ho iniziato a sudare.
Sudore represso,
finora conservato con parsimonia nel mio manto cellulare.
La mia scassata bici,
(che qualcuno ancora ricorderà con affetto)
dotata di fiammante lucchetto rosa a combinazione numerica
mi attende al piano terra.
Mi chiedo come farò a montarci in sella.
Con sto gesso firmato Fornarina.
Ci vorrebbe una prolunga
che si materializzi solo quando è il momento di alzare la gambetta
per montarci, senza inciampare nel cannone.
la birra mi attende.
La frescura mi attende.
Una voce conosciuta cara mi attende
per rimproverarmi
il ritardo che farò.
Per star qui a scrivere a vanvera.
Inclino la bici e salto in sella.
Incurante degli strappi.
Pedalo con gusto nella città semideserta
estiva semibuia
dormiente ma vigile
assopita, rilassata
che mi lascia passare
e mi osserva, interrogandosi.
Muri che conoscono le risposte.
Facciate che mi sorridono.
Finestre che mi fanno l'occhiolino.
Spinta dei pedali
Aria in faccia.
Qanto amo andare in bicicletta.
Come far l'amore con la libertà,
senza precauzioni.
Con un rischioso orgasmo senza mani.
Dondolio di conchiglie sarde appese ad un'orecchio
accompagna i miei ilari non-pensieri
Mi sussurrano
con quella vocina di mare.
Ognuno ha la sua,
e nel silenzio scandito dai pedali,
si sovrappongono.
Corrono anche loro
come fili di luce
ed arrivano oltre barriere
normalmente imperscrutabili,
diritte al centro.
Pedalare mi fa sentire viva.
Pedalare mi fa sentire bene.
Pedalare mi fa veder le cose per quelle che sono.
Pedalare mi fa capire.
Pedalare mi riporta coi piedi per terra.
Anche se io guardo sempre in alto.
Muoviti sù,
piccola Alo!
Azione!
Fuori dal tuo mondo,
almeno 2 ore d'aria al giorno.
Vamosss!
A palpare la realtà.
stasera tolgo i ruotini.