io e te foglio.
bianco o quasi
mio o quasi
ancora vergine dai miei pensieri, o quasi.
Sei pronto, li attendi....
li assorbirai e
custodirai,
finchè web non ci separi.
Pensieri mischiati, inindividuabili
confusi,
invisibili
ah, già...
ancora inesistenti.
Volontà (loro) di prendere vita
su di te
Desiderio (tuo) di ricevere un'impronta unica
contro il bianco anonimato.
Esistenza concatenata.
Benevolo parassitismo reciproco.
Soffio Chesterfield sullo schermo,
senza rispetto.
Impreco contro chi mi ha fatto dare il primo tiro.
Impreco contro di me.
Scandaloso temporeggiamento.
Stupida testarda.
Via tutto...
Liberazione totale,
estrema.
Frantumazione di genetiche catene.
Leggerezza!
Gonfia il pallone
tanto tanto tanto
e
prendi il comando!
Io salterò dal tappeto elastico della mia gioia e...
con addosso solo la mia libertà,
monterò sù.
Bella.
Straluccica, senza posa
quasi fosse fatta di
un mosaico di millioni di paillettes di stelle,
di ogni sfumatura.
E dire che è solo libertà...
Annienta il nostro peso
facci volare lontano.
Divenire libera.
Solo io, io io ed ancora io ...e..
me stessa, me, moi, myself, yo, ich, I, je
mì.....
sembrano tanti ma va bene,
li prendiamo tutti.
Fagotto senza scadenza
conservato fra setose ragnatele.
Mai un attimo accantonato.
Non un istante perso di vista.
Contenuto speciale.
Quello che da senso ad una vita.
Mi affaccio sul mondo e mi ci lascio cadere.
Correre verso il mare
ed infrangersi su onde calde e spumeggianti.....
Mi punto il ventilatore addosso e trattengo la pipì.
Piccola ciminiera spettinata e pigra.
-1 cm alla proclamazione:
sosia ufficiale di cugino It.
Appartamento a due.
Miraggio di libertà
(fra i miei occhi e l'orizzionte)
Desiderio di possesso
prepotente, schiacciante, soffocante
per le tue braccia rabbiose ed il tuo grido assordante e soffocato.
Mio mio mio,
solo mio.
Totalmente.
Te e te,
solo te.
Distanza,
distanza che corre
avanti e indietro
freneticamente
per misurare se stessa
-terra mare oceano terra-
e ancora
-terra oceano mare terra-
Vantarsi fra se del proprio spazio
inavvicinabile
misurarsi, ancora e ancora e ancora.
Ogni volta temendosi diminuita
superata violata
sfidata
schiacciata dalla pressione degli estremi-
Avanti e indietro
a toccare i due lati
lontani
opposti
toccare l'uno e poi l'altro
e poi l'altro, e poi l'uno.
Ancora
Ancora
convulsamente
-indietro-avanti
andata-ritorno-
Continuo confronto con se stessi,
con le proprie facce.
-ripetitivo insistente
sfiancante-
tanto
tanto
tanto
tanto
tanto
da non sentirsi più.
Annullamento.
Distanza....
che non esiste-
Divenuta ponte.
Divenuta ponte.
Contatto degli opposti.
Tocco.
Essere vicini, seppur distanti.
A scapito dei miei occhi.