Mi piace questo vento che spira.
Tiepido, profumato
insolito
sottile ed impetuoso.
Mi ricorda la terra
mi ricorda l'infanzia
mi ricorda Valencia
mi ricorda il cuore
le emozioni
mi ricorda la vita.
Il vento non può soffiare per niente.
deve per forza
portare qualcosa
spingere qualcosa
muovere qualcosa.
Lo sento.
Lo so.
Mi piace.
Essere dentro di lui
fra la sua aria
fra il suo cammino
fra le sue braccia
fra le sue carezze.
Essere spettinata,
scossa.
Cambiare sembianze
secondo il suo primitivo
ma superiore
volere.
Essere trapassata
da parte a parte
attraverso ogni cellula
dalla sua aria
fresca
nuova e saggia,
esperta e pura.
Attraversata
da chissà che aria
proveniente non si sa da dove
diretta chissà in che orizzonte.
Un aria che sussurra
che parla
di cose e persone e mondi
visti
e toccati,
conosciuti.
E lascia un perchè.
E cancella un perchè.
Vento
che riaccende
le mie braci accoccolate,
che solleva
i miei germogli piegati su se stessi
in attesa,
che eleva
solletica
scuote
fa tintinnare
le mie idee
in turbinii
scintillanti di scie
in colori
mischiati di sole al tramonto.
Così inafferrabile
così lontano,
quì.
Davanti
dietro
attorno
sopra di me.
Con me.
Mi sfiori
mi circondi
mi avvolgi
mi sollevi
mi vuoi bene.
Mi porti
dove amo andare.
Così vicino a me.